In the Footsteps of Griselini
Banat (Romania), July 25-27, 2017
Sandro Bracchitta and I, invited by the no profit organizations Prin Banat and Diplomatic Art, followed the footsteps of Francesco Griselini in Romania. We are still working on that experience.
La vita di Griselini
Griselini è più conosciuto nel Banato che nella sua propria patria, e gli abitanti di questa provincia gli conservano un culto pieno di venerazione. La sua vita è stata molto tormentata, e la sua morte fu tragica. Si potrebbe scrivere di lui un libro intero. Però, non ricorderò qui che poche cose, avendo l’intenzione di occuparmi in altra occasione della sua vita e della sua attività. Credo utile di fissare solamente alcuni dati biografici, perché non troviamo il suo nome nemmeno rammentato nella grande Enciclopedia italiana.
Francesco Griselini, nato a Venezia i1 12 Agosto 1717, era figlio di genitori poveri, borghesi, i quali furono costretti a mandarlo al Seminario, ove si accordavano più facilmente borse per gli studi teologici. Ma le qualità sue di buon disegnatore gli apersero altre vie e abbracciò la carriera di disegnatore di carte geografiche ricavandone un guadagno sufficiente.
Al tempo del doge Marco Foscarini ritoccò le vecchie carte geografiche del palazzo ducale. Fece poi anche il giornalista e pubblicò molti lavori e studi geografici, storici ed economici.
Era nello stesso tempo un esperto di scienze naturali ed un appassionato botanico. Diverse Accademie italiane e straniere lo accolsero nel loro seno. Più tardi, facendo conoscenza col Barone di Brigido, fu da questi convinto a seguirlo nel Banato. Così, giunto all’età di 60 anni, preparò l’importante suo lavoro concernente La storia politica e naturale del Banato Timişano, che stampò simultaneamente a Vienna in lingua tedesca e a Venezia in lingua italiana, nell’anno 1780. Quindi, ritornò in patria e si stabilì a Milano dove occupò un impiego di segretario in una società economica. Ma in breve intervallo ebbe la disgrazia d’impazzire e poi mori nell’ospizio Fate bene fratelli. Allora, il velo dell’oblio si depose sulla memoria di Griselini.
Aurel Cosma Jr.